IV  INCONTRO

11/5/2001

L’ultimo incontro inizia con una discussione generale su quanto si è esaminato durante questi interventi formativi e su come si potrebbero trasferire nelle classi molte attività teorizzate.

Si è ancora posto l’accento su alcune idee portanti:

Le difficoltà in realtà sono spesso dovute a lentezza nell’apprendimento. (l’alunno non è ancora pronto ad affrontare determinati apprendimenti , ma sarà in grado in un momento successivo di farlo).

E’ importante che l’allievo possa fare dei passi personali nella scoperta e nella costruzione di nuove conoscenze, l’aiuto dell’insegnante non consiste nel sostituirsi al bambino, ma nell'indicargli i passi.

La spiegazione va limitata al minimo indispensabile, si deve fornire una traccia da seguire, ma l’alunno dovrà poi lavorare individualmente, secondo i suoi tempi.

La maggior parte del lavoro deve essere fatta dall’allievo.

Per aggirare le difficoltà di coloro che "non amano la matematica" inizialmente si possono proporre problemi senza numeri, o giochi matematici che stimolino la loro curiosità e che soprattutto rinforzino il senso di autoefficacia.

Il consiglio di classe deve essere uno strumento che supporta l’apprendimento e l’evoluzione cognitiva e comportamentale dei ragazzi:è la sede in cui si dovrebbero concordare modalità comuni di intervento, linguaggi comuni , coerenza negli obiettivi da perseguire.

Si è poi passati ad una lettura critica e al commento dei nuovi curricoli di matematica.

Questi danno valide indicazioni sugli obiettivi in generale, mentre sono poco chiare quelle sui percorsi ed obiettivi specifici.

Risulta positiva la scansione temporale con cui i contenuti vengono affrontati , secondo una gradualità che tiene finalmente conto dei diversi sviluppi cognitivi e che pare vincolare meno gli insegnanti ad un programma rigido.

Diventa però indispensabile il dialogo fra i vari ordini di scuola in verticale, al fine di predisporre veri percorsi di continuità e questo certamente non è né facile né realizzabile in tempi brevi

Primo incontro.