Pallade doma il Centauro
Sandro
Botticelli, Pallade doma il centauro,
1482, Firenze, Uffizi. Il dipinto ornava, insieme alla Primavera e alla Nascita di Venere, le pareti di un palazzo cittadino dei Medici. Esso ha carattere mitologico e si ispira al pensiero neoplatonico, in particolare all’interpretazione proposta da Marsilio Ficino, che afferma la supremazia dello spirito sulla materia in un movimento ascensionale che conduce l’anima immortale, attraverso l’intelletto e l’amore, verso Dio. In Pallade, Botticelli rappresenta infatti la ragione che doma gli istinti, la bestia presente in ogni uomo (il Centauro, metà uomo e metà bestia). Non sono mancate interpretazioni del quadro in chiave politica.
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