Tiziano, Danae
Tiziano Vecellio, Danae,
1545-1546, Napoli, Gallerie Nazionali di Capodimonte
Successivo alla Venere di Urbino, il dipinto rappresenta una “variazione” sul tema della bellezza femminile. La giovane donna, prigioniera in una torre di bronzo, giace nuda sul proprio letto e attende la fecondazione della pioggia d’oro, in cui si è trasformato Giove, che sta scendendo dall’alto. La serenità con cui Danae accetta l’evento è espressa dall’accordo dei caldi toni bruniti, con qualche scintillío della stoffa su cui cammina Amore.