L'umano naufragio del
soldato Ungaretti ed il suo disperato viaggio
verso la riaffermazione della vita
e dell'umanità.
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Il viaggio alla ricerca
dell'essere - G.Ungaretti - I
fiumi
analisi
del testo
I Fiumi ( 1918 )
Mi tengo a quest’albero mutilato
Stamani mi sono disteso L’Isonzo scorrendo
Ho tirato su
Mi sono accoccolato
Questo è l’Isonzo
Il mio
supplizio
Ma quelle occulte
Ho ripassato
Questi sono |
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Questo è il Serchio |
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Questo è il Nilo |
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Questa è la Senna |
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Questi sono i miei fiumi
Questa è la mia nostalgia
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I fiumi evocati nella poesia dal poeta Ungaretti sono tutti chiaramente identificabili nell'Isonzo, il fiume che designa lo scenario di guerra e riunisce in sé tutti i caratteri fondamentali del mondo della natura, in cui si colloca il rapporto profondo dell'uomo con i suoi contesti di vita.
Il Nilo,
il Serchio e la Senna riassumono emblematicamente le tappe fondamentali
della vita di Ungaretti, il
senso
dei suoi spostamenti e quindi raccolgono idealmente elementi
del passato e del presente della vita dell'autore. Sentirsi
docile fibra dell'universo
nelle acque dell'Isonzo costituisce il privilegio straordinario del
naufrago in tempi di guerra, che miracolosamente si sottrae ai
condizionamenti dell'aggressività e dell'avvilimento del combattente e si sente di nuovo legato agli
elementi primigeni del creato. Viene rinnegata la logica distruttiva
del conflitto e si può così prodigiosamente recuperare
il rapporto profondo ed istintivo con la natura. |