La Spagna nel Seicento


Possedimenti spagnoli nel Seicento e aree di influenza - Cartogramma tratto da CODICE STORIA, Paravia, Vol 2

Nel sistema geopolitico del Seicento la monarchia di Spagna  č in una fase discendente, nonostante sul piano territoriale possa contare ancora sulle vaste aree coloniali nell'America meridionale. Padrona del Mediterraneo occidentale e delle terre italiane, gestisce il controllo diretto del Napoletano e del Milanese, attraverso cui raggiunge l'area asburgica. Con la Chiesa di Roma esercita la politica controriformistica a difesa del cattolicesimo. Nelle altre regioni italiane esercita un'influenza indiretta che la rende capace di condizionare la politica medicea in Toscana ( nuovo porto di Livorno ), quella delle grandi famiglie genovesi  ( i Doria sono i banchieri spagnoli ) e naturalmente di controllare l'operato del pontefice romano. Sul  Mediterraneo orientale deve invece sostenere l'offensiva turca. che la priva delle maggiori isole
( Cipro, Rodi, Creta ) vengono sottratte anche all'influenza veneziana. La Repubblica di Venezia, insieme alla nascente potenza sabauda sono le uniche entitā politiche estranee all'influenza spagnola in Italia.

Attraverso la Franca Contea ed il Tirolo le truppe spagnole possono raggiungere i Paesi Bassi spagnoli ( Fiandre ) mentre La Repubblica delle Sette Province Unite ha dato vita nel 1648 alla moderna Olanda. Rossiglione e Cherdagne nei Pirenei, Franca Contea e parte delle Fiandre verranno poi perse dalla Spagna a vantaggio della Francia.

Nel Seicento dunque, parallelamente alla nascita di nuove rotte atlantiche costiere che collegano Dunkerque alla Spagna del Nord ed alla vecchia linea che unisce Lisbona ad Anversa, si va profilando una nuova ridotta localizzazione del potere spagnolo, limitata all'area mediterranea, a sua volta in decadenza per la presenza turca. Il legame che la dinastia asburgica di Spagna garantiva con le terre dell'impero viene decisamente meno. Nel 1700 vedremo che la dinastia asburgica di Spagna si interromperā.

Le potenze mercantili che si affacciano prepotentemente sulla scena politica europea sono ormai l'Inghilterra, l'Olanda e la Francia, padrone delle rotte transoceaniche ed aperte ad un nuovo colonialismo anche nel continente asiatico.