G. Ungaretti - La percezione
della fragilità umana
da Allegria di naufragi - Vanità
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VANITA’ D’improvviso Vallone il 19 agosto 1917 |
La
parola poetica di Ungaretti permette di cogliere altresì l'emozione di
un'altra inquietante scoperta: quella dell'estrema
fragilità umana che si intreccia con lo stupore di sentirsi in armonia con
la natura. In guerra il tempo si trasforma, muta, si distorce
perdendo quasi la cadenza naturale delle stagioni. La luce del sole sulla
superficie dell'acqua rifrange un'ombra tremante, una
vaga insicura parvenza che sembra tuttavia fluttuare delicatamente.
Si
tratta di illuminazione
improvvisa, caratterizzata dall' infinito nitore della luce e dell'acqua (
essa richiama forse la dimensione religiosa della purificazione );
dimensione che pare - del resto - radicalmente negata dalla provvisorietà
tragica del presente. |
Vanità, una delle più tarde
liriche dal fronte. E' giudicata da Pasolini il «capolavoro» delle
«composizioni rarefatte» ungarettiane. In essa «meglio si configura
l'ineffabilità ungarettiana, la parola in trasparenza, il sintagma volatilizzato
in nuclei semantici senza peso», e in essa «si riscontra quella
situazione di
abbandono, di confidenza, di allegria, molto giovanili, che sono il sottofondo
fisico più ancora che psicologico del primo libro ungarettiano» (Pasolini usa
qui il termine "allegria" secondo l'interpretazione di
Contini, che egli stesso
descrive: allegria «come momento attivo dell'atto liberatorio della poesia, come
passaggio dal piano della vicissitudine umana al piano linguistico»). Si tratta,
comunque, dell'illuminazione improvvisa di una dimensione di limpidezza, di
infinito (e di eterno?) che pare radicalmente negata dalla provvisorietà torbida
e finita del presente. II poeta coglie questa intuizione nel rischiararsi
improvviso d'uno specchio d'acqua colpito dal sole (o dalla stessa limpida
trasparenza dell'acqua). Rinvenirsi «ombra» può - come si è osservato in nota -
mantenere implicazioni negative (del resto presenti irrimediabilmente nel
titolo), in parte risolte però nel moto lieve dell'acqua che culla appunto
l'ombra del poeta e forse la sua illusoria intuizione di salvezza. |
MODULI ITALIANO CLASSE 5^, DOCUMENTI