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La via Francigena

Canterbury, Dover e attraverso la Manica a Calais, Bruay, Arras, Reims, Chalons sur Marne, Bar sur Aube, Besancon, Pontarlier, Losanna, passato il Gran San Bernardo verso Aosta, Ivrea, Vercelli, Pavia, Piacenza, Parma, Fornovo di Taro, Pontremoli, Aulla, Luni, Lucca, S.Gimignano, Siena, S.Quirico d'Orcia, Viterbo, Sutri, Roma e poi via verso Brindisi per imbarcarsi per Gerusalemme in tappe di non più di 25 chilometri al giorno. Questo è il più classico  degli itinerari collegati alla storia della viabilita' medievale, ovvero la via Francigena, chiamata anche Romea (sia perche' i pellegrini erano detti 'Romei sia a significare la 'destinazione finale, ovvero Roma).

Perche' Canterbury? Perche' Roma? Questa vera e propria autostrada europea ante litteram fu inaugurata da Sigerico, arcivescovo di Canterbury, recatosi nel 994 a Roma per venerare il luogo del martirio dei Ss. Pietro e Paolo, fondatori della Chiesa e organizzatori della comunità ecclesiale cristiana e ricevere l'investitura dal Papa. Sigerico impiegò due mesi a coprire quasi 1600 chilometri e durante la via di ritorno annotò le 80 tappe del percorso sul suo diario, da allora 'guida' per tutti i pellegrini e viaggiatori del continente. Si perché l'uomo medio medievale (scusate il gioco di parole), era un grande viaggiatore, infatti non disponendo di grossi possedimenti od averi era facile per lui inseguire il lavoro più redditizio, la terra più fertile o semplicemente l'avventura.

Lungo le strade, sulle quali i vari governi che si succedettero all'impero romano non eseguirono, se non scarsissime, opere di manutenzione e che quindi finirono presto sconquassate dal l'uso sempre più frequente di veicoli a ruota, sorgevano in continuazione ostelli, alberghi, locande, romitori, spedali, abbazie, edifici per riscossione di gabelle e le città crescevano; se a questo aggiungiamo la presenza di banditi e gli spostamenti di nobili, sovrani ed eserciti e' facile affermare che l' importanza di questo percorso va ben oltre il pellegrinaggio: qui si svolgeva semplicemente la vita medievale intesa nel suo più puro significato.

Grande sviluppo ed impulso ai pellegrinaggi medievali sulla via Romea fu dato dalle Crociate (dal 1095), l'opportunita' di recarsi al santo sepolcro liberato era stimolante per tutti. Ma senza dubbio fu con l'invenzione del Giubileo, grazie a Papa Bonifacio VIII nel 1300, che il percorso divenne realmente ' trafficato'. Così fu ottenuto il doppio risultato di riportare Roma al centro dell'interesse della Cristianita', dopo che Gerusalemme le aveva sottratto lo scettro per i secoli crociati, e di generare un non indifferente circolo di denari e commerci apportatrici di nuova linfa allo sviluppo della città che languiva dopo la fine dei fasti dell'impero romano.

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