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Le reliquie della Cattedrale di Vercelli.

Già l'Inventarium scripturarum del 1426  segnala la presenza di un reliquiario in rame che conteneva frammenti del legno della croce.  L’attuale croce reliquiaria però non corrisponde alla descrizione antica, ma ne è un rifacimento databile tra la fine del XVI e la prima metà del XVII secolo.  Si tratta di una croce reliquiaria in argento dorato, con piede polilobo dorato e ornato di graffito, di fattura di area lombarda.  All'interno di sei loculi, chiusi da cristallo, sono contenute le reliquie del legno della croce.

A questo reliquiario sono abbinati altri due in argento dorato di fattura simile con qualche differenza negli ornati, anch'essi databili tra la fine del XVI secolo e la prima metà del XVII.  Hanno piede polilobo graffito e scolpito sorreggente una mostra a doppio cristallo ottagonale legata da una cornice in argento dorato.  Uno contiene le due spine della corona di Cristo donate nel 1344 da Aimerico Avogadro di Cerrione, abate del monastero di S.Benigno di Codifaro di Genova, a Martino de Bulgaro canonico arcidiacono della cattedrale che a sua volta le aveva destinate al duomo di Vercelli.  L’altro conserva alcuni capelli e frammenti delle vesti della Madonna.

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