S.I.S. Piemonte - Tirocinio osservativo
Documento del Collegio dei
Supervisori sul tirocinio osservativo
1. RIFLESSIONI GENERALI La complessità della società attuale esige un settore formativo in grado di assicurare cittadini che abbiano adeguati strumenti di interpretazione della realtà in cui si trovano a vivere. E’ evidente quindi la necessità che il sistema educativo-scolastico metta i suoi operatori nelle condizioni migliori per operare significativamente, in modo da garantire la formazione di cittadini autonomi e consapevoli di scelte che dovranno fare in condizioni di incertezza.
Bisogna
fare in modo che l’insegnante, di ogni ordine e grado, possa maturare una
sua specifica professionalità. Al di là delle specificità di ciascun
“mestiere”, la professionalità può essere intesa come:
“Attività essenzialmente intellettuale che
tende a cambiare una determinata realtà mediante calcolati interventi per
evitare fino al possibile l’influenza del caso”
( SORESI G.,
Guida
all’osservazione in classe,
Giunti) e quindi lo stesso autore individua alcune fasi che caratterizzano
l’attività di un professionista:
|
2. FINALITÀ DEL TIROCINIO
Rendere espliciti i modelli di insegnante interiorizzati attraverso
l’esperienza 3. OBIETTIVI DEL TIROCINIO Il tirocinio didattico, finalizzato a introdurre lo specializzando nella vita e nell'attività delle scuole secondarie per favorire l'acquisizione delle competenze proprie della professione docente nei seguenti ambiti:
gli aspetti collegiali, programmatori, gestionali della Scuola (con
esclusione di quelli relativi alla valutazione delle persone o aventi
comunque carattere riservato);
progettazione
e sperimentazione di strategie di intervento educativo; Con riferimento alle competenze relazionali, capacità di:
rapportarsi
con i singoli studenti, con la classe e di organizzare il gruppo; Con riferimento alle competenze organizzative, capacità di:
gestione di laboratori;
ORGANIZZAZIONE
DEL TIROCINIO primo anno: primo modulo di pratica professionale
100
ore di laboratorio-tirocinio dedicato agli strumenti e ai metodi per
l'osservazione e l'analisi dell'insegnamento: presentazione e uso. In fase
di progettazione, è necessaria la
compresenza dei docenti della S.I.S. e di docenti secondari
coinvolti nel tirocinio.
L'insegnamento analizzato sarà di norma quello praticato dal docente di
tirocinio.
200
di laboratorio-tirocinio, durante i quali i
docenti della S.I.S. e
quelli di tirocinio in compresenza programmano le attività di insegnamento
che gli studenti
della S.I.S. saranno chiamati ad attuare in una classe specifica di un
istituto secondario ( la programmazione dovrà quindi fare parte effettiva
dell'attività della scuola presso la quale i tirocinanti svolgeranno la loro
attività ). 4.1 GLI ATTORI DEL TIROCINIO Il tirocinio è strutturato per moduli. Ogni modulo prevede per il tirocinante un impegno di 50 ore, per il tutor di 10 ore e per il supervisore un impegno variabile a seconda delle esigenze dei diversi moduli, ma comunque di almeno 10 ore per ciascun tirocinante. Questo monte ore comprende le ore di programmazione, di tirocinio in classe e quelle di elaborazione dati e stesura delle relazioni secondo quanto indicato nel modello orario del tirocinio di scienze naturali. Per la programmazione e la realizzazione del tirocinio è prevista la collaborazione tra i seguenti soggetti : Tirocinante: è l'insegnante in formazione (Specializzando) che definisce le finalità generali e discute il risultato del tirocinio con il supervisore. Programma i contenuti del modulo di Tirocinio osservativo tirocinio con il tutor con il quale discute, al termine dell'esperienza, le proprie analisi e impressioni. Tutor : è l'insegnante che ospita nelle proprie classi il tirocinante. Programma la struttura generale del tirocinio prima con il supervisore per definirne contenuti, tempi e metodi, poi presenta i contenuti specifici e ne concorda l'attuazione con il tirocinante. Al termine del tirocinio traccia con il tirocinante un bilancio dell'esperienza e invia una relazione finale al supervisore. Supervisore: è l'insegnante S.I.S. responsabile del tirocinio che definisce i metodi e le finalità generali del tirocinio con i tirocinanti, ne segue il lavoro in itinere, guida il confronto tra i tirocinanti del proprio gruppo con cui discute le esperienze e segue la stesura delle tesi per l'esame finale. Collabora con i docenti universitari titolari dei laboratori didattici e armonizza la programmazione tra i laboratori e il tirocinio. Programma e organizza con i tutor il programma dei vari moduli di tirocinio. Promuove e coordina tra i tutor la costituzione di un gruppo di lavoro che permetta il confronto tra le varie esperienze e lo scambio di materiale osservativo MODELLO BASE MODULO DI TIROCINIO STUDENTI S.I.S - 1° ANNO MONTE ORE MODULO : 50 ORE
L'attività di tirocinio del primo anno (1999-2000) della S.I.S è strutturata
in due moduli di 50 ore ciascuno. |
|
(*) parte delle ore individuali e parte in gruppo con gli altri tirocinanti..S.I.S. Piemonte Tirocinio osservativo 4.2 STRUTTURA DEL TIROCINIO
La
struttura del tirocinio nei due anni si organizza secondo le seguenti fasi:
Ciascuno delle quattro fasi si articola in tre momenti: Nel primo anno il tirocinio svilupperà prevalentemente la fase osservativa e si imposteranno le basi per le fasi successive che saranno più compiutamente svolte nel corso del secondo anno. 4.3 L'OSSERVAZIONE
Il
lavoro del tirocinio si articola in tre momenti: Nel primo momento di presenza nella scuola gli specializzandi dovrebbero venire a conoscenza:
della tipologia generale della scuola (indirizzi, sperimentazioni,
programmi…)
Il
tirocinio deve far risaltare l'unitarietà dell'attività docente con una
stretta integrazione culturale e professionale tra competenze disciplinari,
didattiche, relazionali e organizzative. L'acquisizione di tali competenze
non è raggiungibile compiutamente con la sola formazione teorica ma
necessita di una "immersione" nella realtà di classe.
Il
tutor che accetta questo ruolo perché in possesso di una professionalità
spendibile nel processo di formazione dei docenti si pone in un'ottica di
Ricerca-Azione, consapevole che il tirocinante può essere una risorsa nella
riflessione sulla propria attività. Si ritiene importante, nel rispetto
delle scelte personali di ogni tutor, che il tirocinante possa osservare la
gamma più varia possibile di attività, tipi di interazione e uso di risorse
( attività di scoperta, lezione interattiva, lezione frontale, lavori di
gruppo, utilizzo delle nuove tecnologie, attività di laboratorio,
esercitazioni, momenti di verifica e di valutazione, attività di recupero…). Si riportano pertanto alcuni principi che dovrebbero guidare l’osservatore nella sua attività:
E’
importante innanzitutto stabilire un rapporto di fiducia reciproca tra
specializzando e insegnante-tutor per una relazione autentica e proficua. A
tal fine sono auspicabili brevi momenti di incontro tra osservatore e
osservato prima e dopo la lezione. 4.5 AMBITI DI OSSERVAZIONE LA SCUOLA
tipo
di scuola LA PROGRAMMAZIONE DEL MODULO O UNITA' DIDATTICA CUI HA ASSISTITO
Classe in cui si svolge il tirocinio LO SVOLGIMENTO DELLE SINGOLE LEZIONI
individuazione delle fasi della lezione LA RELAZIONE DOCENTE/ALLIEVO
numero allievi IL MOMENTO VALUTATIVO
Forma (orale, scritta, formale, informale) e durata GLI ORGANI COLLEGIALI
modalità di convocazione delle parti (scritta, orale, personale,
collettiva, ecc.) |