I concetti chiave della Didattica Breve. Le definizioni.
- DIDATTICA BREVE ( D.B.) :
Complesso di tutte le metodologie che, agli obiettivi della didattica
tradizionale ( rispetto del rigore
scientifico e dei contenuti delle varie discipline) aggiunge anche quello della drastica riduzione
del tempo necessario al loro insegnamento ed al loro apprendimento. La
DB non è una didattica frettolosa e puramente divulgativa; al contrario è una didattica
giocata tutta sulla pulizia dei ragionamenti e sulla loro essenzialità.
- RICERCA METODOLOGICO-DISClPLINARE (RMD):
E' la ricerca operata dai singoli docenti ( ricercatori disciplinaristi
) relativa ai metodi di insegnamento e di studio più validi, che perrnetteranno di
trasmettere in modo ottimale ed abbreviato i contenuti di una materia. La RMD parte
dai contenuti disciplinari, passa attraverso una riflessione sui metodi di
trasmissione degli stessi ed approda alla contrazione degli stessi contenuti nella
DB. La sua logica si sintetizza nella sequenza " contenuti - metodi - contenuti
"
- OBIETTIVI PRIORITARI DELLA DB:
Trasferibilità rapida dei contenuti,
ricostruibilità rapida della disciplina, creazione negli studenti di strumenti
espressivi propri, di logiche di ragionamento pulite e lineari, miglioramento delle loro
capacità logico-espressive.
- CONTRAZIONI TEMPORALI: Con la DB si
possono realizzare contrazioni temporali dell'ordine del 50% del tempo tradizionalmente
impiegato nelle attività tradizionali.
COME IMPIEGARE lL RISPARMIO TEMPORALE ?:
Con l'attuazione di raccordi culturali con la materia degli anni precedenti (
ripasso e controllo dei prerequisiti ), con la fissazione di abilità di base
carenti ( progetto accoglienza ), con l'allargamento delle attività di recupero
e di studio guidato soprattutto nei primi armi del corso.
STRUTTURA DEL METODO DB:
Ecco qual è la sequenza di fasi in un corso di DB.
DISTILLAZIONE
Distillare una disciplina o una sua parte significa da parte del docente e poi da parte
degli alunni, isolare le componenti fondamentali della disciplina stessa, evidenziandone
le logiche fondamentali ( macrologiche ).
La distillazione si distingue in DISTILLAZIONE VERTICALE, ORIZZONTALE E VERBALE.
- DISTILLAZIONE VERTICALE: E' l'elenco
di tutti gli argomenti che il docente intende svolgere durante il corso, sequenzialmente
disposti, in modo che la trattazione di un argomento possa"razionalmente
" dipendere ( o strettamente connettersi ) con argomenti che lo precedono. Tale
elencazione deve essere minuziosa. In un corso annuale la DST VERTICALE può arrivare a
comprendere 150-180 argomenti. Gli argornenti sono a loro volta riuniti in BLOCCHI
(Unità didattiche o moduli ).
La logica sequenziale (lineare ) dei blocchi può essere affiancata da
una logica sistemica . a reti e a nodi ( più complessa ), che viene visualizzata in un
grafo riassuntivo.
ARGOMENTO: Indica ogni
singola presentazione di contenuti, ogni ragionamento, ogni dimostrazione,
ogni osservazione, definizione, interpretazione che il docente
giudichi opportuno proporre ai propri allievi durante l'effettivo svolgimento delle sue
lezioni.
- INVENTARIO DEGLI ARGOMENTI: Gli argomenti
si definiscono in base alla loro tipologia . Possono essere: PREREQUISITI, DEFINIZIONI,
OSSERVAZIONI, METODOLOGE, DIMOSTRAZIONI, APPROSSIMAZIONI, ESEMPLIFICAZIONI,
INTERPRETAZIONI, APPLICAZIONI...........
Per dare chiarezza ancor maggiore alla logica di fondo si possono
individuare sottoargomenti più specifici a seconda delle caratteristiche disciplinari (
es.Definizione storica, Analisi testuale, Formalizzazione, Modellizzazione
)
DISTILLAZIONE ORIZZONTALE: E' I'analisi di dettaglio dei vari argomenti:
approfondisce le micrologiche di presentazione della spiegazione, suddivide i
ragionamenti nei loro passi elementari, sequenzialmente disposti secondo l'ordine
con cui il ragionamento ce li propone. Questo tipo di distillazione può essere utilmente
rappresentato in mappe concettuali.
- DISTILLAZIONE VERBALE: E' il livello
più minuzioso di analisi. Un qualsiasi testo, defininizione, dimostrazione o
formalismo simbolico , enunciato di un problema, equazione... viene esaminato
accuratamente, sottolineato o segmentato nelle sue parti significative -
parole chiave, passaggi logici fondamentali, punteggiatura, parentesi, posizione e tipo
delle convenzioni
. Il tutto può tradursi in sottolineature, nominalizzazioni,
trascrizione di parole-chiave a margine del testo o ín una tabella e mapp riaggregative.
Oppure semplicemente la DIST.VERBALE dà vita ad un rallentamento dei processi mentali
teso ad isolare gli elementi significativi.
- DISTLLAZIONE GRAFICA: Al fine di isolare
opportunamente le varie sequenze di una dimostrazione geometrica si adotta l'impiego del
colore che visualizza le varie parti della figura geometrica di volta in volta prese in
considerazione .Le identità cromatiche individuano corrispondenze tra elementi.
L'uso del colore, soprattutto in rappresentazioni grafiche di tipo
simbolico (mappe), serve molto anche a livello di analisi testuale, per isolare le parole
chiave che appartengono a campi semantici distinti o le segmentazioni narrative o
espositive..
- MACROLOGICA: E'
la logica che guida le scansioni della distillazione verticale con la suddivisione
degli argomenti in BLOCCHI ( Unità didattiche, moduli )
- MICROLOGICA: E' la logica più minuta
che guida insegnante e docente nell'esame di una definizione, di una dimostrazione,
nell'analisi di un testo, nell'interpretazione di un tema. Inserita nell'evento-lezione o
nel singolo ragionamento aiuta ad impostare con ordine e gradualità le presentazioni.
- FINALlTA' DELLA DISTILLAZIONE: La
finalità della DST per il docente consiste nel chiarirsi perfettamente la logica interna
( e sequenziale ) dell'argomento e le strategie più adatte per presentarlo agli alunni.
Per gli studenti la distillazione è un modo per affrontare in profondità il senso dei
concetti, rendendosi consapevoli delle conoscenze operate.
- RICOSTRUIBILlTA' RAPIDA DELLA DISCIPLINA:
E' il primo obiettivo della DST. Attraverso la DST totale la disciplina appare
chiara in ogni sua parte e in tutte le sue logiche interne, fin dall' inizio del
corso Lo studente avrà pertanto un punto fermo di riferimento ogni volta che
vorrà controllare il suo percorso di apprendimento. In essa appariranno ben
distinguibili i passi successivi necessari per arrivare alle conoscenze. Sarà possibile
un continuo passaggio dalle focalizzazioni locali a quelle globali della materia, puntando
sulla reticolarità delle conoscenze.
- CONTRAZlONl INTERNE: Interessano soltanto
una disciplina, considerata come sistema autonomo .
- CONTRAZIONI TRASVERSALI: Rendono (
attraverso tecniche interdisciplinari ) concettualmente assimilabili, argomenti
appartenenti a filoni disciplinari diversi. Nella predisposizione di blocchi
multidisciplinari hanno una funzione importante di logica organizzazione dei contenuti
alcune parole-chiave che rivestono significato fortemente trasversale < es. modello,
struttura, sistema, relazione, insieme, classe
>
- CONTRAZIONI LONGITUDINALI: Riducono le
discontinuità metodologiche tra materie consecutive (l`una propedeutica all'altra)
Matematica/ Fisica , Storia /Letteratura , Storia/Geografia, Diritto /Economia/ Tecnica
aziendale.
- STRUMENTI METODOLOGICI DELLA DB: Sono tecniche
e metodi di presentazione degli argomenti che servono a fissare le conoscenze in modo
più approfondito e stabile. in quanto si adattano alla particolare organizzazione e
scansione dei contenuti. Tra questi annoveriamo: le sequenze espositive ottimali, i
ragionamenti-tipo, la didattica mista, lo studio guidato, la teoria degli esercizi,
l'analisi dell'errore.
Le sequenze espositive degli
argomenti
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