Relazionalità
multiple all'interno del tirocinio osservativo.
Intervento introduttivo al tirocinio osszervativo -
Specializzandi SIS Piemonte primo anno
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- Il sistema di
relazioni nel rapporto tra tutor, supervisore, specializzando è
complesso e implica numerose interrelazioni comunicative. All'interno di
esse i dati esperienziali, i sistemi di valori, le attese, gli scenari, i
quadri di significato si rimodellano costantemente sulla scorta dei nuovi
processi di elaborazione delle informazioni, mediate dall'argomentazione e
variamente interpretate dagli attori implicati nel complesso sistema di
scambi relazionali che via via si innesca. Si tratta di un processo dinamico
di crescita conoscitiva, che occorre monitorare e ristrutturare
costantemente |
- Gli strumenti per realizzare relazioni significative tra gli attori del processo ( strumenti di crescita professionalizzante ) sono quelli della discorsività e della narrazione circa i tratti salienti e caratterizzanti delle esperienze in atto ( ad esempio brevi bozze di protocolli, che sfruttino i dati osservativi assunti tramite appunti, sintesi, addirittura sbobinature di registrazioni....). - La relazionalità va monitorata sulla base dell'analisi degli elementi fondanti ogni atto comunicativo < emittente, canale, codice ( registro ), contesto, destinatario, messaggio > variamente coniugati in base agli stili discorsivi ed al compito argomentativo più o meno complesso via via assunto...... |
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- Le esperienze di tirocinio si configurano come insiemi di eventi didattici problematizzabili. Il top-down consiste nello scorporare innanzitutto le variabili di sistema ( contesto relazionale, pregnanza comunicativa, assertività ed ascolto attivo..., feed-back ed interazione....) L'individuazione delle criticità all'interno del rapporto comunicativo < sfasatura rispetto ai piani discorsivi > deve stimolare la continua ricerca di aggiustamenti al fine di mostrarsi assertivi e propositivi nella prospettiva di tenere alto in livello di interazione comunicativa. - Questo compito, lucidamente perseguito, spinge a razionalizzare le problematiche didattiche in una prospettiva di ricerca-azione. L’analisi del compito viene gestita cooperativamente con l'aiuto di un osservatore-interlocutore che - estraneo al processo - possa valutare il peso e la natura degli ostacoli e possa consigliare il modo per superarli. O comunque dia un contributo significativo nel riconfigurare il compito comunicativo. Altri elementi di analisi significativi possono essere così individuati: - Analisi delle componenti affettive ed emotive coinvolte nelle relazioni e costantemente intrecciate con l'analisi razionale del compito: proiezione / anticipazione / <desiderio> / progettazione / ricerca di ruolo / padroneggiamento della relazione / autocritica costruttiva / riposizionamento ……… - Ricomposizione del percorso formativo alla luce della sua sostanziale unitarietà. Dal tirocinio osservativo al tirocinio attivo: un percorso fatto di esperienze propedeutiche ma anche complementari. Piani d’azione paralleli ( metaregolazione e metariflessione ) e coagenti fin dall’inizio nell'interconnessione ricorsiva di teoria, azione e riflessione sul compito. - Analisi mirata all'approfondimento del senso delle griglie osservative ( così da strutturare un sistema di attese via via confermate, disattese, o anche riconfigurate fenomenologicamente ….). Emerge sempre la centralità della narrazione al fine di rendere consapevoli i percorsi esperienziali. - Intreccio di informazioni e importanza della ricchezza di dati quantitativi e qualitativi ( a partire dal reperimento di informazioni estratte dal quadro contestuale completo in cui si inquadra l’evento didattico e ogni altra esperienza ad esso collegata ).
- Osservazione,
scrittura e riflessione. La pratica della scrittura sostanzia la
narrazione del sé in una continua interpretazione del vissuto didattico.
Il valore chiarificatore della scrittura è legato all'importante funzione
della metacognizione indotta dalla metariflessione ( indugio sulle forme del
pensiero che riflettono sulle sue funzioni e sui suoi spazi di indagine).
Formazione progressiva di un quadro integrato di riferimenti interni a
partire dalle griglie osservative. |
Modalità di comunicazione tra supervisore e gruppo classe |
1) La comunicazione avviene all’interno dell’intera classe dei 35 specializzandi. Si privilegiano modalità comunicative di tipo uno a molti di tipo informativo e regolativo, anche se è prevista l’interazione comunicativa sotto la forma di brevi interventi per mettere a punto strategie comuni d’azione o per puntualizzare aspetti metodologici ed organizzativi del lavoro. Viene affrontata l’analisi del compito in forme convergenti.
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2) La comunicazione in sottogruppi, che si riuniscono con modalità miste e flessibili ( piccolo e medio gruppo ) utilizzando una relazionalità diffusa. Si possono impiegare strategie costruttive di approccio ai problemi ( brainstorming, intervista clinica, domande stimolo, costruzione di matrici cognitive e mappe concettuali…). Emerge una relazionalità più libera e spesso più difficile da controllare e da far convergere verso un’operatività generalmente condivisa, ma emergono più facilmente le criticità e le posizioni divergenti. |
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4) Tutorato a distanza. Sistema reticolare di comunicazioni asincrone (, e-mail, spazi web, account privati, classi virtuali ) o sincrone ( telefono, chat ). Se gli strumenti sono adatti si può configurare addirittura qualche tipica modalità degli ambienti di apprendimento con lo scambio e la rielaborazione di materiale . La comunicazione raggiunge tutti gli attori del sistema di relazioni |