La rimembranza del piacere, si può paragonare alla speranza, e produce
appresso a poco gli stessi effetti. Come la speranza, ella piace più del
piacere; è assai più dolce il ricordarsi del bene ( non mai provato, ma
che in lontananza sembra di aver provato ) che il goderne, come è più
dolce lo sperarlo, perché in lontananza sembra di poterlo gustare. La
lontananza giova egualmente all'uomo nell'una e nell'altra situazione; e
si può conchiudere che il peggior tempo della vita è quello del piacere,
o del godimento.
Zibaldone 13 Maggio 1821
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Per la copia e la vivezza delle rimembranze sono piacevolissime e
poeticissime tutte le imagini che tengono del fanciullesco, e tutto ciò
che ce le desta (parole, frasi, poesie, pitture, imitazioni o realtà ec.).
Nel che tengono il primo luogo gli antichi poeti, e fra questi Omero.
Siccome le impressioni, così le ricordanze della fanciullezza in
qualunque età, sono più vive che quelle di qualunque altra età. E son
piacevoli per la loro vivezza, anche le ricordanze d'immagini e di cose
che nella fanciullezza ci erano dolorose, o spaventose ec. E per la
stessa ragione ci è piacevole nella vita anche la ricordanza dolorosa, e
quando bene la cagion del dolore non sia passata, e quando pure la
ricordanza lo cagioni o l'accresca, come nella morte de' nostri cari, il
ricordarsi del passato ec.
Zibaldone 25 Ottobre 1821
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La rimembranza
Un oggetto qualunque, per esempio, un luogo, un sito,
una campagna, per bella che sia, se non desta alcuna rimembranza, non è
poetica punto a vederla. La medesima e anche un sito, un oggetto
qualunque, affatto impoetico in sé, sarà poeticissimo a
rimembrarlo. La rimembranza è essenziale e principale nel
sentimento poetico, in uno o in altro modo, si trova sempre
consistere nel lontano, nell'indefinito, nel vago.
Zibaldone Recanati, 14 dicembre domenica 1828
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Varie forme di memoria nel
rapporto passato - presente
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