F.T.Marinetti
- L'idea di
un'arte rivoluzionaria
per il nuovo immaginario dell'età industriale
Il Manifesto del Futurismo
( 1919 )
F.T. Marinetti, la voce teorica del Futurismo italiano, l'unica avanguardia che abbia fatto sentire stabilmente i suoi effetti sul nostro panorama culturale, affianca alle sue riflessioni sull'arte e sulla letteratura alcune considerazioni, che si rifanno - seppur indirettamente - al mutato clima socio-economico e socio-politico dell'età giolittiana. Di questa età il Futurismo enfatizza il moto propulsivo verso le conquiste tecniche ( auto, aereo ), le aspirazioni storiche dell'Italia ( la politica coloniale aggressiva, il nazionalismo, l'irredentismo ) e - per analogia - recupera i referenti culturali di tali tendenze: l'attivismo, l'irrazionalismo, il bellicismo, il dannunzianesimo. L'idea di rivolta contro il passato, è esplicitata soprattutto nella quarta affermazione del Manifesto, che parla di una nuova forma di bellezza ( quella della velocità che starà alla base di tutte le teorizzazioni della nuova arte rivoluzionaria ). Tuttavia altri pensieri si legano all'esaltazione, apparentemente estetico, della velocità. Quello che concerne la bellezza della lotta e dell'aggressività e soprattutto la famosa frase che inneggia alla guerra come sola igiene del mondo.
Il Futurismo costituirà negli anni del primo '900 il
terreno culturale di ispirazione di molte riviste letterarie ( tra cui Il
regno e Leonardo), e lo stesso Fascismo troverà del tutto
consentanei alcuni spunti ideologici del movimento per la sua
propaganda. Risulta estremamente complesso del resto definire che cosa del
programma futurista si legasse direttamente a precise forme di ideologia
politica, le ispirasse o viceversa le mutuasse e ne prendesse ispirazione.
Anche perché, sulla base di principi teorici simili a
quelli di Marinetti, il Futurismo russo di Maiakowskij,
Stanislavskij, Blok veicolerà un fenomeno
storico di segno opposto quale la Rivoluzione di Ottobre. |
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Manifesto del futurismo 1- Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità. 2- Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia. 3- La letteratura esaltò fino ad oggi l'immobilità penosa, l'estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l'insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno. 4- Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità 5- Noi vogliamo inneggiare all'uomo che tiene il volante, la cui asta attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita. 6- Bisogna che il poeta si prodighi con ardore, sfarzo e magnificenza, per aumentare l'entusiastico fervore degli elementi primordiali. 7- Non vi è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro. 8-Noi siamo sul patrimonio estremo dei secoli! poichè abbiamo già creata l'eterna velocità onnipresente. 9- Noi vogliamo glorificare la guerra-sola igene del mondo, il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore 10- Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d'ogni specie e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica o utilitaria
11- Noi canteremo le locomotive dall'ampio
petto, il volo scivolante degli areoplani. E' dall'Italia che lanciamo
questo manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo
oggi il Futurismo |