La costruzione del canale venne iniziata verso la fine del Luglio 1863 e terminata nella primavera del 1866, cioè dopo meno di tre anni.
Le dimensioni del canale e la grandiosità
dei principali manufatti ma soprattutto le tecniche costruttive, i materiali
impiegati, la perfetta organizzazione delle grandi masse di operai impiegati
nei cantieri suscitarono un ‘enorme impressione nelle popolazioni della
fascia di territorio interessato. Popolazioni dalle quali proveniva la gran
parte della manovalanza. Venne a formarsi il detto “lavoro di Governo” il
quale, nelle diverse traduzioni dialettali rimase a lungo ad indicare i
grandi lavori affinati con mezzi non accessibili alle possibilità dei
privati
Furono necessari:
14.000
circa gli uomini impiegati nella costruzione, tra operai e manovali
3.000.000 di lire spesa mensile per gli
uomini
120.000.000 mattoni
8.000 m2 di
pietra da taglio
50.000 t di calce
59.000 m3 vennero
estratti dai colli che si trovano davanti alla derivazione del canale del Po
a Chivasso
76 fornaci (67 funzionavano a legna e 9 a
carbone) nelle quali venivano impiegati 2.246 operai
Nell’estate del 1864 per il prosciugamento
degli scavi delle sole opere minori
(attraversamenti della rete irrigua e delle rete stradale e ferroviaria,
caselli di custodia) furono impiegate:
30 “macchine locomobili” della forza di 190 cavalli vapore
18 maneggi a 4 cavalli
1200 manovali che manovravano 120 coclee della lunghezza da 7 a 9 metri e 30
pompe di diversi sistemi
Per i movimenti di terra e per i trasporti dei materiali nella vallata della Dora e del Cervo si adoperarono:
5 macchine locomotive
300 carri di sterramento sopra uno sviluppo
complessivo di 28.000 metri di binari di servizio il 12 Aprile 1866, a Chivasso, si procedeva alla
solenne inaugurazione del nuovo canale.