La situazione attuale
La situazione può essere così sintetizzata:
Il regolamento (CE) n. 3072/95 è stato più volte modificato per motivi di carattere tecnico. Nei primi anni del duemila ci si rese conto che il mercato europeo del riso si trovava in una situazione di grave squilibrio, con enormi quantitativi di giacenze di riso sottoposte all’intervento pubblico (queste equivalevano ad un quarto della produzione comunitaria ed erano destinate ad aumentare). Il motivo di tale squilibrio era determinato da una serie di concause: l’incremento della produzione interna, la crescita costante delle importazioni e la limitazione delle esportazioni con restituzione. Si è resa pertanto necessaria una revisione dell’organizzazione comune del mercato del settore per tenere sotto controllo la produzione e raggiungere un migliore equilibrio di mercato, nel rispetto comunque degli obiettivi prioritari stabiliti dal Trattato di Roma. Pertanto nel 2003 con i Regolamenti (CE) n. 1782 e n. 1785 furono stabilite nuove misure nel tentativo di migliorare la situazione sopra descritta. La soluzione individuata è incentrata soprattutto su una netta riduzione del prezzo di intervento e sulla istituzione di un compenso a titolo di aiuto al reddito per azienda e di aiuto specifico per la risicoltura. Pertanto, la corrente campagna commerciale 2004/2005 (raccolto 2004) rappresenta il trait - d’union fra la vecchia normativa, anche se riformata, e quella nuova, emanata nello scorso mese di luglio. In sintesi le attuali regole sono le seguenti:
In merito all’integrazione al reddito, prevista per la corrente campagna commerciale, è necessario precisare che ne possono beneficiare tutti coloro che hanno seminato riso, mantenendo la coltivazione in normali condizioni colturali almeno fino all’inizio della fioritura. Tutto ciò fa prevedere che ci sarà un incremento delle semine a riso, anche da parte di aziende che hanno sempre puntato su coltivazioni alternative come mais e soia, poiché l’investimento in riso risulterà economicamente più conveniente. Come diretta conseguenza si prevede un forte aumento della superficie a riso e questa situazione si protrarrà fino al momento dell’introduzione del cosiddetto “disaccoppiamento” (previsto per la campagna 2005/06), che prevederà un’ integrazione al reddito sempre di 177,00 Euro/ton, di cui 102,00 indipendentemente dal tipo di coltivazione e 75,00 come sostegno specifico a chi coltiva riso. Allo stesso tempo però, non bisogna trascurare anche i riflessi negativi che l’incremento della coltivazione potrebbe determinare sulla SMG, in quanto, come già detto precedentemente, si originerebbe uno splafonamento che comporterebbe una riduzione dell’integrazione al reddito, oltre che una maggiore difficoltà nel collocare sul mercato il riso a causa dell’incremento produttivo.
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