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La situazione attuale


La campagna commerciale 2003/2004 (raccolto 2003) è l’ultima per quanto concerne l’applicazione delle norme stabilite con la riforma del 1995.

La situazione può essere così sintetizzata:

  • Prezzo di intervento del risone 298,35 Euro/ton

  • Periodo di intervento n. 4 mesi: 1° aprile – 31 luglio

  • Maggiorazioni mensili sul risone: n. 4 maggiorazioni a partire da aprile per un importo di 2 Euro/ton

  • Dazio di base sull’import di riso semigreggio 264,32 Euro/ton

  • Applicazione delle norme del cosiddetto “prezzo plafond”

  • SMG per l’Italia di ha 239.259

  • Penalizzazioni più che proporzionali in caso di superamento della SMG

  • Rendimento medio unitario pari a 6,04 tonnellate per ettaro

  • Integrazioni al reddito: 52,65 Euro/ton pari a 318,01 Euro/ha (52,65x6,04)

  • Quantitativo di riso conferibile all’intervento nell’ordine di 100.000 tonnellate.

Il regolamento (CE) n. 3072/95 è stato più volte modificato per motivi di carattere tecnico. Nei primi anni del duemila ci si rese conto che il mercato europeo del riso si trovava in una situazione di grave squilibrio, con enormi quantitativi di giacenze di riso sottoposte all’intervento pubblico (queste equivalevano ad un quarto della produzione comunitaria ed erano destinate ad aumentare).  Il motivo di tale squilibrio era determinato da una serie di concause: l’incremento della produzione interna, la crescita costante delle importazioni e la limitazione delle esportazioni con restituzione.

Si è resa pertanto necessaria una revisione dell’organizzazione comune del mercato del settore per tenere sotto controllo la produzione e raggiungere un migliore equilibrio di mercato, nel rispetto comunque degli obiettivi prioritari stabiliti dal Trattato di Roma.

Pertanto nel 2003 con i Regolamenti (CE) n. 1782 e n. 1785 furono stabilite nuove misure nel tentativo di migliorare la situazione sopra descritta.

La soluzione individuata è incentrata soprattutto su una netta riduzione del  prezzo di intervento e sulla  istituzione di un  compenso a titolo di aiuto al reddito per azienda e di aiuto specifico per la risicoltura. Pertanto, la corrente campagna commerciale 2004/2005 (raccolto 2004) rappresenta il trait - d’union fra la vecchia normativa, anche se riformata, e quella nuova, emanata nello  scorso mese di luglio.

In sintesi le attuali regole sono le seguenti:

  • Prezzo di intervento per il risone 150,00 €/ton

  • Periodo di intervento n. 4 mesi: dal 1° aprile al 31 luglio

  • Nessuna maggiorazione mensile

  • Quantitativo massimo di riso conferibile all’intervento, previsto nell’ordine di 75.000 tonnellate

  • SMG per l’Italia di ha 219.588

  • Penalizzazione proporzionale in caso di superamento della SMG

  • Rendimento medio unitario di 6,04 tonnellate per ettaro

  • Integrazione al reddito di 177,00 Euro/ton, pari a 1069,08 (177,00 x 6,04) Euro/ha, totalmente accoppiato.

In merito all’integrazione al reddito, prevista per la corrente campagna commerciale, è necessario precisare che ne possono beneficiare  tutti coloro che hanno seminato riso, mantenendo la coltivazione in normali condizioni colturali almeno fino all’inizio della fioritura. Tutto ciò fa prevedere che ci sarà un incremento delle semine a riso, anche da parte di aziende che hanno sempre puntato su coltivazioni alternative come mais e soia, poiché l’investimento in riso risulterà economicamente più conveniente.

Come diretta conseguenza si prevede un forte aumento della superficie a riso e questa situazione si protrarrà fino al momento dell’introduzione del cosiddetto “disaccoppiamento” (previsto per la campagna 2005/06), che prevederà un’ integrazione al reddito sempre di 177,00 Euro/ton, di cui 102,00 indipendentemente dal tipo di coltivazione e 75,00 come sostegno specifico a chi coltiva riso.

Allo stesso tempo però, non bisogna trascurare anche i riflessi negativi che l’incremento della coltivazione potrebbe determinare sulla SMG, in quanto, come già detto precedentemente, si originerebbe uno splafonamento che comporterebbe  una riduzione dell’integrazione al reddito, oltre che una maggiore difficoltà nel collocare sul mercato il riso a causa dell’incremento  produttivo.


 

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