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Note metodologiche all'analisi di bilancio

 Per analizzare i bilanci raccolti  sono stati riclassificati gli stati patrimoniali secondo i criteri finanziari  comunemente usati.  Di seguito vengono riportate le ipotesi fatte o le regole applicate per voci particolari.

  • Si è scelto di scindere la voce “Ratei e Risconti Attivi”   considerando i ratei  disponibilità  liquide differite ed i risconti rimanenze contabili. Laddove la ripartizione tra ratei e risconti non era indicata in Nota integrativa  la ripartizione è stata fatta secondo le proporzioni di esercizi precedenti e/o successivi  o, in mancanza, l’intera voce D è stata inserita prudenzialmente nelle rimanenze

  • I titoli in portafoglio sono stati considerati liquidità immediata se era nota  la loro natura di titolo di Stato o comunque quotato, in caso contrario sono stati inseriti nella liquidità differita

  • Il debito Tfr è stato inserito interamente nelle passività consolidate salvo ove veniva riportato nell’anno successivo l’utilizzo per pagamenti a dipendenti.

  • I fondi rischi e oneri, in mancanza di informazioni, sono stati inseriti nelle passività consolidate

  • L’utile è stato scisso in utile accantonato (voce del patrimonio netto) e utile distribuito nelle passività a breve

  • Gli acconti passivi ricevuti dai clienti sono stati sottratti all’importo delle rimanenze dell’attivo

Altre ipotesi sono state assunte per il calcolo degli indici di bilancio

  • Calcolo del ROI:  il Capitale investito in attività caratteristica è stato considerato il totale attivo di bilancio poiché le attività finanziarie di tutte le imprese considerate, se esistenti e di importi significativi erano costituite da partecipazioni in imprese del settore fornitrici o clienti dell’impresa stessa.

  • Per gli indici economici è stato usato il capitale di proprietà (capitale sociale e riserve), mentre per l’analisi finanziaria è stato assunto il valore del patrimonio netto (comprensivo anche dell’utile accantonato)

  • Indice di incidenza della gestione non caratteristica: non è stato calcolato in caso di risultato operativo negativo perché avrebbe dato informazioni distorte

  • Dilazione media  delle vendite: per il calcolo si è assunta l’IVA normale sul riso (4%)

  • Dilazione media degli acquisti: non è stata calcolata in quanto i soli acqusiti di materia prima non pareva un dato significativo se rapportato ai vari servizi industriali di cui l’azienda usufruiva.

Infine accanto ai bilanci di singole società risiere si è pensato di analizzare il bilancio di un intero gruppo. Alcune imprese infatti sono controllate/collegate ad altre imprese del settore e godono spesso di finanziamenti della capogruppo o di altre società del gruppo per così dire “sicuri”, che sostituiscono in gran parte il finanziamento con capitale proprio.

 Nell’area di consolidamento del gruppo esaminato sono incluse solo società di lavorazione, commercializzazione e trasporto riso (del fatturato solo un'esigua parte è relativa a pastifici ) ed inoltre nel bilancio consolidato sono eliminati i debiti e crediti reciproci e le partecipazioni infra-gruppo; l’immagine che ne deriva è di un gruppo prettamente industriale con scarso peso delle partecipazioni e privo di finanziamenti da collegate.

Ai fini dell’analisi della struttura risiera si è deciso di considerare

  • Capitale proprio sia quello di proprietà del gruppo sia quello minoritario in mano ai terzi

  • Per le stesse ragioni per risultato economico del gruppo si è inteso sia quello del gruppo sia quello di spettanza di  altri soci.

  • Si è supposto che l’utile 2001 fosse stato interamente accantonato, poiché quello delle capogruppo (da solo è il 50% del gruppo)  era stato accantonato

 

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