Edoardo Sassi, nato a Vercelli nel 1858, si formò presso
l’Istituto di Belle Arti di Vercelli, proseguendo poi gli studi
all’Accademia di Brera a Milano. Si perfezionò a Bologna, sotto la guida
del pittore Gaetano Lodi, e a Parigi, dove seguì i Corsi dell’École
Nazionale des Arts Décoratifs.Dal 1884 fino al 1920 insegnò Elementi
d’Ornato presso l’Istituto di Belle Arti di Vercelli, prima come assistente
poi come docente.
Dietro sua richiesta, l’Istituto avviò al proprio interno una Scuola di
Disegno Industriale, che lo stesso Sassi condusse dal 1897 al 1904. Il suo
metodo didattico, illustrato dai saggi degli allievi, ottenne un
significativo riconoscimento alla Esposizione Nazionale delle Scuole di
Disegno e d’Arte Applicata, allestita a Roma nel 1904 dal Ministero
dell’Industria, Agricoltura e Commercio. Come affermò in questa e in altre
presentazioni pubbliche, Sassi sentiva la responsabilità di fornire agli
allievi, con l’apprendimento del disegno applicato alle arti e
all’industria, un mezzo sicuro di inserimento professionale. In una
relazione al Direttore dell’Istituto di Belle Arti scriveva: “È opinione
mia che è poco serio parlare solamente di arte grande in questi poveri
centri agricoli e industriali… Gli è dunque impartendo un insegnamento
pratico che si dimostra vero amore per il popolo.”
La corretta impostazione del disegno lineare e geometrico era la base da cui
partiva il programma di moderna praticità da lui propugnato, in opposizione
ai convenzionali esercizi calligrafici, di bell’effetto ma affatto
formativi, ancora adottati in molte scuole “governate all’antica”. Su
tali princìpi si fonda l’insegnamento che egli svolse parallelamente presso
altre scuole vercellesi: il Regio Istituto Tecnico “Cavour”, la Regia Scuola
Professionale “Lanino” e il Seminario Vescovile.
La sua attenzione per le arti applicate non gli impedì di riconoscere con
sicuro intuito il talento pittorico degli allievi più dotati, che egli
incoraggiò e sostenne. Fra gli allievi che gli furono più cari ricordiamo
Ottavio Grolla e Pietro Verzetti, poi docenti all’Accademia di Brera, e
Cesare Cerallo, poi docente all’Istituto di Belle Arti di Vercelli.
Come pittore Edoardo Sassi si dedicò al ritratto, al paesaggio e ai
dipinti di fiori, partecipando a esposizioni nazionali e internazionali. La
sua opera, caratterizzata sempre dalla elevata qualità del disegno e del
colore, si mantenne nella tradizione del realismo piemontese di fine
Ottocento, restando estranea agli influssi del simbolismo divisionista e
delle avanguardie artistiche del Novecento.
Nel 1927 Sassi lasciò Vercelli per ritirarsi a Villarbasse (Torino).
Alla sua morte,
nell’agosto del 1935, i giornali vercellesi “La Sesia”, “La Provincia di
Vercelli” e “L’Eusebiano”, ricordarono con stima e affetto la sua “simpatica
figura di artista, troppo modesto forse per emergere secondo i suoi reali
meriti” e l’opera di “maestro paziente, paterno, abilissimo”
svolta nelle scuole e nel suo “luminoso studio di palazzo Murazzano, dove
schiere di giovinetti appresero da lui il disegno, la pittura e l’amore al
bello". |