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La biblioteca: le origini ed il primo Novecento
Il Repertorio di architettura: Canetti, Ceresa, Ceradini, Dolza

Secondo le fonti archivistiche la biblioteca d’Istituto, nata nel 1878, fino al primo Novecento fu costituita da un modesto numero di volumi, a causa dei forti investimenti sostenuti per l’acquisto degli strumenti e delle attrezzature per le Aule speciali di Chimica, Fisica, Agraria, Topografia, Costruzioni, Disegno. Non che mancasse, all’Istituto delle origini, un minimo di pubblicazioni bibliografiche per le materie letterarie, per la storia o la geografia, per il diritto o le discipline economiche, ma la loro entità era secondaria rispetto alle dotazioni scientifiche.

Invece, durante la presidenza Verzone, iniziata nel 1900,  la documentazione racconta vicende differenti: nel giro di un decennio crescono le acquisizioni presso case editrici che promuovevano dotazioni librarie interessanti e occasionalmente vantaggiose. Inoltre l’Istituto riceve lasciti prestigiosi da vari benefattori che lo arricchiscono di un autentico patrimonio di biblioteca, soprattutto scientifico-tecnico: si tratta delle opere del Legato di Luigi Marocchino, ingegnere dell’Ufficio tecnico comunale, che morendo nel 1912 lasciò al «Cavour» e alla Biblioteca civica la sua straordinaria biblioteca. Purtroppo l’inventario del lascito, che pure fu stilato da Faccio e da Verzone , oggi non si trova né alla Civica né al «Cavour», né all’Archivio notarile di Novara, dove invece abbiamo ritrovato il testamento olografo di Marocchino. Tuttavia una comunicazione del Preside al Ministero, per informarlo del Lascito, elenca così dettagliatamente le tipologie dei volumi, che è stato possibile rintracciarne molti nelle biblioteche dei Laboratori dove furono collocati all’epoca e dove sono rimasti fino ad oggi. La logica del tempo era quella di creare micro-biblioteche disciplinari nelle cosiddette Aule speciali che ospitavano i laboratori  e la strumentazione didattica. I volumi del Lascito sono molto vari e rivelano gli interessi e le scelte culturali di Marocchino, un vero e proprio collezionista di testi scientifico-tecnici: geodesia, chimica, matematica, scienze naturali, moltissime opere di ingegneria, di architettura, riviste molto importanti per questo tipo di studi. Un corredo di prim’ordine utile ai fini didattici del tempo perché molto aggiornato e settoriale, e ancora oggi bello da consultare e da guardare, dal momento che alcuni esemplari, finemente illustrati, provenivano da librerie parigine e viennesi specializzate.
 


Pianta dell'esposizione di Torino del 1898, Lascito Marocchino, Biblioteca dell'ITCG Cavour, Repertorio di architettura
 



Facciata per un edificio ad uso della Cassa di Risparmio in Voghera, progetto di Vincenzo Canetti, Ricordi di Architettura 1882, Biblioteca dell'ITCG Cavour, Repertorio di architettura
 

 
L’altro lascito prestigioso è del ’17
, da parte di un privato, Vittore Dellarole: si trattava di una copia dell’edizione livornese dell’Encyclopédie, in più volumi, con belle planches, purtroppo trafugata.

La biblioteca nel primo ’900 acquistò inoltre molte riviste, tavole, repertori di architettura e disegni d’arte, con riproduzioni fotografiche, in cui abbiamo rinvenuto una ricchissima documentazione dell’editoria raffinata e della distribuzione più dinamica del tempo, unitamente ad un riferimento bibliografico sicuro del gusto Liberty che tra il 1890 e il 1912 si era diffuso anche in Italia. Molto del  “Repertorio” è stato acquistato su indicazione di Giuseppe Leblis e Giovanni Manino, all’epoca docenti di Topografia e Costruzioni e da Edoardo Sassi, noto pittore e apprezzato docente dell’Istituto di Belle Arti, a quel tempo insegnante di disegno al «Cavour».
 


Antonio Tagliaferri - Concorso internazionale per il Monumento
di Vittorio Emanuele - Ricordi d'architettura - 1882 -
Biblioteca dell'ITCG Cavour, Repertorio di architettura
 


Antonio Tagliaferri _ Pianta d'insieme del Monumento
di Vittorio Emanuele - Ricordi d'architettura - 1882 -
Biblioteca dell'ITCG Cavour, Repertorio di architettura


Mario Ceradini, Casa salesiana per la Polonia in Oswecim -
In Memorie di architettura pratica - Biblioteca dell'ITCG Cavour,
Repertorio di architettura
 


Mario Ceradini, Casa salesiana per la Polonia in Oswecim in Memorie di architettura pratica - Sezione longitudinale del Santuario e sezione generale dei fabbricati verso Est - Biblioteca dell'ITCG Cavour,
Repertorio di architettura
 



Carlo Angelo Ceresa, Casa da pigione signorile in Torino - In Memorie di architettura pratica - Biblioteca dell'ITCG Cavour, Repertorio di architettura
 





Carlo Angelo Ceresa, Casa da pigione signorile in Torino - Sezione: Pianta del piano terreno e del primo piano - In Memorie di architettura pratica - Biblioteca dell'ITCG Cavour, Repertorio di architettura
 



Camillo Dolza - Scuola elementare Vittorio Alfieri - Barriera di Francia - Torino -
In Memorie di architettura pratica - Biblioteca dell'ITCG Cavour, Repertorio di architettura
 



Camillo Dolza - Scuola elementare Vittorio Alfieri - Barriera di Francia - Torino - Particolare dell'ingresso - In Memorie di architettura pratica - Biblioteca dell'ITCG Cavour, Repertorio di architettura
 

Riepilogando si può affermare che la biblioteca andò crescendo e che si accreditò come una delle più fornite e ricche nel panorama scolastico cittadino, come testimoniano le interessanti immagini qui riproposte.

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