L’affresco si dispiega su tre pareti della cappella, cosicché ammirando il dipinto dal centro della sala sembra di guardare il corteo dall’interno di una curva del suo percorso. L’affresco richiama il concilio ecumenico svoltosi a Firenze nel 1439, che doveva riconciliare le chiese d’Occidente e d’Oriente: i due magi più anziani incarnano l’imperatore e il patriarca d’Oriente, mentre il terzo è un’elegante adolescente, il cui ritratto sostituisce quello del papa, cui i Medici avevano ritirato l’appoggio. A questo episodio si sovrappone la festa che Firenze tributò nel 1459 al papa Pio II. Il corteo rappresenta una celebrazione della casata medicea e dei valori cavallereschi.