L'immagine araldica del cavaliere

Simone Martini, Guidoriccio da Fogliano, 1330, Siena, Palazzo pubblico.
 

Il vittorioso capitano, avvolto nella sua “zornea”, cavalca il destriero elegantemente gualdrappato; transita al passo al centro della composizione, in un paesaggio che reca i segni dell’assedio dei castelli di Sassoforte e Montemassi: l’accampamento con steccati, lance e stendardi. È un ritratto concreto trasformato in figura araldica, e come tale si inserisce perfettamente nelle curve del paesaggio, disegnate sullo sfondo del cielo. Questo nobile cavaliere, fissato nel momento dell’incedere, è una brillante superficie dipinta in cui i vividi colori dell’abbigliamento dell’uomo e della copertura del cavallo spiccano sullo sfondo color creta dei castelli; si tratta di un’opera che è l’equivalente di uno stendardo, ma resta ricca di riferimenti di minuto naturalismo.

 

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