Cosmè Tura, Pietà


Cosmè Tura,
Pietà, 1460 circa, Venezia, Museo Corrèr

Il tema è nordico: in Italia si rappresenta soprattutto il momento della deposizione dalla croce, o del pianto sul corpo morto di Cristo, o della collocazione nel sepolcro; nell’Europa settentrionale è invece frequente la figura della Madonna sola con il corpo di Cristo morto disteso trasversalmente sulle ginocchia. Da notare la disperata solitudine di Maria, che solleva la mano di Gesù per un ultimo bacio esprimendo per contrasto l’inerzia mortale di quel corpo. Alla fermezza del viso e alla solenne squadratura del sepolcro, la veste e la mano di Maria, il corpo di Cristo, sono angolosi e la natura circostante è arida, striata. A sinistra, abbiamo l’albero con una scimmia e dei frutti, un ponte sul fiume, una torre, che costituiscono gli unici elementi di un paesaggio visibile; a destra, invece, emerge l’aridità desertica della strada, di un costone, di una montagna, e al centro si erge, rossastra, nuda, impervia, la roccia dolomitica del Calvario, da cui si elevano le tre croci. Il corpo di Cristo in primo piano, volutamente deformato nelle proporzioni, accresce il senso ineluttabile della grande tragedia che si è compiuta

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