L.Casaburi , L’ispirazione del poeta
Col domestico lume altri pur tenti
accrescer lumi a' numeri sudati,
ch'a far chiaro il mio stil saran possenti
i dolci rai di duo begli occhi amati.
S'altrui dan metri amenità di prati,
a me dan melodie guance ridenti;
s'altrui destan lo 'ngegno i pinti alati,
alza un cigno fastoso i miei concenti.
Se d'erto faggio il verde crin si mira
altrui la lingua all'armonie disporre,
a me chioma dorata i canti inspira.
S'altri la cetra sua brama comporre
lungo un ruscello, io vo' temprar mia lira
presso un tenero sen, che latte corre.
Sonetto di grande sensualità, in cui il poeta mette a confronto la bellezza della natura (i prati, gli uccelli, il faggio, il ruscello) con la bellezza femminile (gli occhi, le guance, la chioma, il seno), mostrando di preferire, senz’altro, quest’ultima, dalla quale trae la propria ispirazione poetica.
Casaburi Urries, Pietro (Napoli, ... – ...): poeta italiano fiorito nell'ultimo quarto del XVII secolo, è stato uno dei più notevoli poeti del suo tempo, ed è uno dei migliori rappresentanti dell'ultimo barocco insieme a Giuseppe Artale e Giacomo Lubrano, dai quali si differenzia però per la melodiosa dolcezza del verso.
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