I
primi documenti ci parlano del Comune intento a realizzare una coerente
politica espansionistica in due direzioni: Verso il Po, al fine di
garantire i suoi commerci con Genova con il passaggio di questo fiume e
lungo il corso del fiume Sesia, sia per contenere i Novaresi, sia per
conquistare le terre dei conti di
Biandrate.
Vercelli è nel XII secolo al fianco dei comuni della
lega lombarda,
vittoriosi su Federico Barbarossa: conquista Trino strappandola al
marchese di Monferrato,
insieme a Morano. La stessa Casale dovette arrendersi ai
Vercellesi e fu perfino distrutta nel 1214. Il marchese
Bonifacio di
Monferrato vendette al Comune di Vercelli i suoi diritti su Trino,
Lucedio, Pobietto e Pontestura per finanziare la sua partecipazione alla
quarta crociata.
Le linee espansionistiche del comune vanno anche in direzione dei territori
dei conti di
Biandrate, antichi alleati dell'imperatore Federico Barbarossa. Con
Novara si tenta una spartizione del territorio lungo il fiume Sesia
che porta ad una lenta penetrazione verso Albano, Arborio, Borgovercelli (
Bulgaro ) e
Casalvolone, a scontri aperti che si protraggonoper tutto il XII secolo.
Si apre anche la penetrazione in Valsesia, resa possibile dal
disimpegno in questo settore dei conti di Biandrate.
All'inizio del XIII secolo Vercelli è impegnata su più fronti: contro
il risorto marchese di Monferrato, contro i castellani canavesani
per il controllo di Ivrea e contro Novara, in un'area ormai
legata agli equilibri del milanese.
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Linee espansionistiche del Comune di Vercelli
nel XII e XIII secolo. |
Nonostante le guerre il comune prospera anche
economicamente allargando la sfera dei suoi traffici. Il Comune gestiva in
regime monopolistico lo smercio di tutte le macine da mulino della Valle
d'Aosta, lo sfruttamento delle miniere di rame e d'argento
della Val Sessera,
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PROFILI SCHEMATICI DELLE FORTIFICAZIONI secondo gli studi di G. C. Faccio e
i disegni di G. Chicco
1 - mura
romane, 2 - ampliamento longobardo, 3 - mura medioevali, 4-5 - ultime mura e
cittadella (1670- 1704)
da
G.Bo, M. Guilla, Vercelli ? Vercelli !!, Vercelli 1983
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Fu il Comune a fondare nel 1228 l’Universitas scholarium (
l’università, lo studium di diritto sul modello di quello bolognese del
1228 ), riuscendo a far trasferire a Vercelli una cospicua parte dello
studio padovano..Quasi contemporaneamente veniva ultimata la basilica di
S. Andrea (1227), voluta dal cardinale
Guala Bicchieri
quello stesso che nel 1224 aveva fatto sorgere la maggiore
istituzione ospedaliera della città e di tutto il vercellese: l’Ospedale
maggiore. |
Il complesso absidale di S. Andrea ( 1227 ) |
Il
portico del primo nucleo dell'Ospedale di S. Andrea
(1223-24 ). |
La complessa vita amministrativa e sociale del Comune era
regolata dagli Statuti, un insieme di norme deliberate via via dalla
Credenza e periodicamente sottoposte a revisione. Da parte del comune iniziò
anche ad essere attuata la politica economico-militare dei
borghi franchi, rendendoli sempre
più legati alla fedeltà a Vercelli. L'affrancamento di una località
consisteva nello sciogliere i suoi abitanti dagli antichi vincoli feudali e
dai vincoli di dipendenza fondiaria. Il primo dei borghi franchi fu
Villanova nel 1197, seguito da Piverone e Magnano, nella direttrice di
espansione verso il Canavesano ed Ivrea. Nel 1243 fu anche abolita
la servitù della gleba.
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