L'Atlas Novus Italia - La Signoria di Vercelli
|
|
Una rappresentazione cartografica del
Vercellese nel corso del Seicento |
Il distretto vercellese rappresentato
solo parzialmente nell'area gialla è confinante con altri territori ( il
Monferrato < area rosa in basso >, la Parte del Pavese < area
verde in basso a sinistra > , il Territorio Novarese < area rosa ad
est di Vercelli >, la Valle di Sesia < area verde a nord >, la parte
del Ducato di Aosta < area rosa a nord ovest di cui si intravede una
piccola propaggine >, la badia, Abbazia di S.Maria di Lucedio < area
verde dipendente da Casale >). Vengono evidenziati nella tavola i corsi
d'acqua, la maggior parte dei centri abitati. Spicca la macchia verde del
bosco a ovest di Rovasenda, tra Buronzo e Busonengo. Sono anche delineati i
rilievi collinari di Fara e Sizzano.
Si tratta della pianura
irrigua situata alla destra dei fiume Sesia e irradiantesi, a nord-ovest di
Vercelli, fino al primi rilievi collinari gattinaresi e biellesi, e, a
sud-ovest, fino alle bassure del Po e della confluente Dora Baltea lungo la
linea Alice - Cigllano - Saluggia - Crescentino - Trino - Motta dei Conti.
Essa coincide grosso modo con l'ambito entro il quale l'associazione d'Irrigazione
Ovest Sesia esplica ormai da più di un secolo la fondamentale funzione
di razionale gestione del regime delle acque.
Nel corso dei tre secoli
che vanno dal XVI al XIX questo territorio ha quasi sempre coinciso,
sotto il profilo amministrativo, con l'antica provincia sabauda di Vercelli,
salvo che nel periodo della dominazione napoleonica ( 1796-1814 ), quando le
unità amministrative furono ridisegnate secondo nuovi modelli, e salvo che
nel decenni successivi all'Unità, quando il Vercellese fu retrocesso a
circondarlo della provincia di Novara. |